Galliani, il vero regalo è il tuo addio

immagini-quotidiano-net

Galliani al Milan, Regalo di addio. Lascia ai cinesi un patrimonio di 200 milioni frutto delle sue ultime edizioni di mercato”. Queste parole riportate dal Corriere dello Sport non riescono ad uscire dalla mia testa. Come un martello che batte, mi risuonano in testa come l’ennesima presa in giro di un uomo che negli ultimi anni ha fatto sempre e solamente i porci comodi suoi. Accordi con procuratori amici, scambi col Genoa del suo amichetto Preziosi, intrallazzi vari per far uscire notizie false e tendenziose nei confronti di chi non è di suo gradimento.

Ma no, per il Corriere dello Sport Galliani è l’uomo del destino. Colui che lascia in eredità al nuovo corso cinese 200 milioni per le sue intuizioni di mercato. Ma di quali intuizioni stiamo parlando? Dei vari Sosa, Vangioni e Mati Fernandez dell’ultimo mercato? Dei 20 milioni per Bertolacci alla Roma? Degli 8 milioni di commissione a Raiola per riportare a casa sua maestà Rodrigo Ely? Dei contrattoni pesanti ai vari Montolivo, Mexes, Abate e Diego Lopez? Potrei andare avanti fino al 2022, ma voglio fermarmi qua perché sinceramente ne ho le scatole piene di tutto questo schifo.

I meriti e i complimenti al nuovo Milan di Montella, non sono il frutto delle intuizioni di mercato di Galliani, ma di chi in questi anni ha lavorato nell’ombra del nostro AD. Gente come Mauro Bianchessi che ha portato in dote nel settore giovanile rossonero giovani interessanti come Donnarumma e Locatelli o Filippo Galli, che ha lavorato alla crescita dei giovani della cantera come De Sciglio, Calabria e Zanellato.  Ma i ringraziamenti per Bianchessi e Galli non esistono. I giovani sono merito di Galliani e delle sue “intuizioni” di mercato. Quelle intuizioni per cui oggi negli 11 titolare del Milan non c’è nessun acquisto estivo.

Ma i tempi stanno cambiando. All’orizzonte si vede finalmente la luce che ci porterà verso la fine del rapporto tra Galliani ed il Milan. Nel prossimo mercato di gennaio il protagonista non sarà più l’uomo pelato in cravatta gialla, ma l’ex Inter Massimo Mirabelli. Niente più affari con procuratori, niente più scambi col Genoa, niente più mazzette, niente più contratti milionari a calciatori a fine carriera. Una nuova era fatta di libertà, di progettazione e di serietà. La fine è finalmente viCina!

DAMIANO BOCCALINI

Lascia un commento